MUSEO D’ORSAY DI PARIGI E LA RICERCA DELL’ARMONIA DI MAILLOL

Dall'Hommage à Maillol organizzato nel 1961 al Musée National d'Art Moderne in occasione del centenario della sua nascita, nessuna vera mostra monografica è stata dedicata ad Aristide Maillol in un museo parigino. La mostra è aperta fino al 21 agosto 2022

Il Museo d’Orsay dedica a questo artista una grande retrospettiva. Nonostante l’atemporalità del suo lavoro, Maillol ha svolto un ruolo cruciale all’inizio del XX secolo, durante la nascita della modernità.

Maillol ha scoperto la scultura tardi. Inizialmente pittore, si dedicò all’arazzo e alle arti decorative. Poco noto, questa prima parte della sua carriera, durante la quale ha guardato a Gauguin e Puvis de Chavannes e ha stretto stretti legami con i Nabis, rivela un artista desideroso di riscoprire i principi della decorazione murale. Scoprì la scultura solo intorno al 1895, inizialmente su legno e di piccole dimensioni: Octave Mirbeau e Ambroise Vollard, tra gli altri, ne riconoscono le qualità. Gli scambi di lavoro con Maurice Denis, Edouard Vuillard e Rodin testimoniano la rete che si sviluppò intorno a lui in quel momento e che sarebbe stata importante per tutta la sua carriera. L’incontro con il conte Kessler fu decisivo. La mostra presenta in un faccia a faccia senza precedenti il ​​primo Mediterraneo realizzato per il suo mecenate (1905, Fondazione Oskar Reinhart, Winterthur) e il secondo commissionato diciotto anni dopo dallo Stato francese (Musée d’Orsay).

Questa scultura appare come il manifesto del movimento del “ritorno all’ordine”, in cui Maillol è stato uno dei principali attori. Qui, rifuggendo da ogni ricerca espressiva, introdusse un nuovo classicismo e rese i corpi femminili, con la loro anatomia robusta e sensuale, in forme geometriche semplici. Maillol si muove con disinvoltura dallo schizzo al monumentale, in un continuo avanti e indietro. L’imponente Monument à Cézanne costituisce il fulcro di una sezione che invita a tuffarsi nel suo processo creativo. La mostra si chiude con una ristretta selezione di grandi figure, culmine di un percorso in cui la ricerca della perfezione formale occupa un posto essenziale.

Aristide Maillol (1861-1944)

Curatori

  • Antoinette Le Normand-Romain, Direttore Generale Onorario dell’Institut National d’histoire de l’art, Curatrice Generale Onoraria del Patrimonio
  • Ophélie Ferlier-Bouat, Direttrice del Museo Bourdelle, Parigi

La mostra sarà poi esposta al Kunsthaus di Zurigo dal 7 ottobre 2022 al 23 gennaio 2023, e poi a La Piscine – Musée d’art et d’industrie André Diligent de Roubaix dal 18 febbraio al 21 maggio 2023.

Commento di Cristina Rossello:” Una mostra che racchiude un grande culto per il classicismo e la donna raffigurata attraverso la scultura. Maillon, visto proprio l’amore per la scultura greca, dedicò la maggior parte del suo lavoro alla forma femminile tentando di infondere un significato simbolico.Voleva rimuovere dalle sue sculture riferimenti letterari e psicologici traducendo le figure enfatizzando la forma stessa, matura e plastica allo stesso tempo.”

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